Amo le tue rughe
di Giovanni Pistoia
Lasciami accarezzare le tue timide
rughe,
lascia che io ne avverta il calore,
il palpito intenso i sospiri l’ansia
l’amore.
Cancellarle? E perché mai! È come
togliere
il letto al fiume, il rosaio alle rose,
l’onda al mare.
Lascia che io ami le tue rughe;
tu, forse, non lo sai, ma sono la mia
fuga,
il mio rifugio di velluto. Lascia
che le tue rughe siano anche le mie;
il labirinto del viaggio, il tuo il
mio.
Vuoi cancellare forse la via? la vita?
l’amore?
Lasciami baciare il tuo viso, quello
dolce di sempre;
la sua bellezza racchiusa nel sorriso
del tempo.
in: AA.VV., Tra un fiore colto e l’altro donato, Aletti Editore, Villalba di
Guidonia (RM), 2012
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